Questo libro è dedicato alle specie che crescono nei pressi di torbiere, stagni, piccoli corsi d'acqua e zone umide in generale che fanno parte della morfologia del territorio e ne arricchiscono la componente biotica.

In queste zone dalla bellezza forse insolita, a metà tra terra e acqua, nascono specie rare e forme vegetazionali singolari, spesso protette e che si sono adattate a questi contesti peculiari.

Le zone umide in generale sono considerate tra gli ecosistemi più importanti della Terra, per ricchezza di biodiversità animale e vegetale. Al tempo stesso si tratta di uno degli habitat più fragili, data la facilità con la quale si può provocare l'alterazione del ciclo dell'acqua, il fattore principale che garantisce la conservazione degli habitat e da qui la spiegazione del perché molti di questi siti sono protetti da diversi regimi di tutela.

La pubblicazione si aggiunge ai tre precedenti "Rupi e ghiaioni", "Praterie e pascoli alpini" e "I signori del tempo".

Alla base del lavoro ci sono la condivisione e l'incontro tra aspetti divulgativi, praticità di consultazione e compattezza. Un'opera che va quindi ad affiancarsi in ottica parallela ed arricchente agli "Atlanti della Biodiversità". Peso e formato ridotti invogliano a portare con sé questi volumetti durante le escursioni in montagna, infatti ciascuno di essi si focalizza su specie vegetali caratteristiche di un habitat montano: dai boschi, ai pascoli e praterie alpine, ai ghiaioni di alta quota.