or the promotion of the diversity for human well-being / Come conservare la diversità per il "Ben-Essere" dell'uomo

Il rapporto tra l'uomo e l'ambiente naturale nell'ultimo secolo ha subito un crescente degrado, rilevabile da un diffuso malessere individuale e sociale, che ci ha fatto percepire quanto le società umane attuali si siano allontanate dal contesto ambientale. Il distacco fisico e culturale ha prodotto conseguenze negative sul benessere soprattutto nelle popolazioni urbane. Disagio sociale, aggressività, patologie di origine sconosciuta sono indicatori di un malessere diffuso che non si coglie attraverso un'analisi sociale superficiale e transitoria. Riteniamo che una parte di tale malessere debba essere imputata agli stili di vita che le moderne società adottano ed in particolare che sia l'esclusione della natura dal contesto ambientale a determinare alcune delle principali patologie rintracciabili nella sfera fisica e psicologica dell'uomo.
Ricongiungere l'uomo con il proprio contesto ambientale naturale appare oggi una esigenza non più differibile, per questo siamo convinti che il paesaggio inteso come una configurazione spaziale portatrice di significato ed insostituibile collegamento tra l'uomo e le risorse, debba essere recuperato soprattutto nelle aree urbane e peri-urbane dove tali discontinuità si sono verificate. Si intendono per paesaggi terapeutici tutte quelle aree naturali o seminaturali che consentono all'uomo di recuperare i legami con il proprio contesto ambientale naturale e quindi di recuperare quel benessere che non può essere altrimenti raggiunto. La conferenza internazionale sui Paesaggi Terapeutici, svoltasi a Genova nei giorni 26 e 27 ottobre 2006, presso la Facoltà di Architettura, ha inteso sollecitare contributi di idee e metodologie ed aprire un dibattito inter-disciplinare sul tema dei paesaggi terapeutici visti come strumenti di mantenimento e recupero del benessere fisico dell'uomo, benessere che passa attraverso la salute del corpo e della mente.

The relationship between man and the natural environment during the last century has been increasingly degrading, this is evident in diffused individual and social malaise. We are now beginning to perceive how far human societies have become removed from natural context. This physical and cultural disengagement has produced negative consequences on well-being, especially in urban populations. Anti -social behaviours, aggression, pathologies are caused by unknown factors, indicating the existence of a "cryptically" different illness which seems invisible to superficial and transitory social analysis. We believe that part of that illness is caused by life styles, more or less consciously adopted by modern societies and that the exclusion of nature from environmental contexts determines some of the main pathologies, concerning the physical and psychological human spheres. Re-connecting man to his natural environmental context seems today an urgent need; we believe that landscapes (intended as spatial significant configurations, as necessary man-nature links) must be accessible in urban and semi-urban areas. We intend Therapeutic Landscapes to mean all the natural or semi-natural areas that are able to help man in the recovery of the links with his natural environment, to overcome the missing well-being link that we can't reach through non-eco-systemic services. The international conference on Therapeutic landscapes, held in Genoa (26th, 27th October 2006), in the building of the Faculty of Architecture, aimed to seek ideas and methodologies which will facilitate the debate on therapeutic landscapes, seen as instruments in the maintenance or recovery of human physical well-being and collateral benefits (through mental and physical health).

Testi in italiano e in inglese.

Editore: Alinea Editrice
A cura di: Adriana Ghersi
Anno: 2007
Pagine: 224
Formato: 19,5x27cm
ISBN: 88-6055-159-7