Nel contesto dei Monti Iblei Monte Lauro è la più alta cima montuosa e come tale, oltre che per le caratteristiche ambientali, è considerato "il perno della regione iblea".
Storia e leggenda in questo territorio brullo ed accidentato si intrecciano e si intersecano ed i Comuni di questo comprensorio hanno fatto tesoro di questa situazione anche ai fini turistici e culturali.
Tutto il territorio presenta evidenze vulcaniche e dalle case costruite con la nera pietra lavica, ai muri a secco, pur essi neri ed il terreno costituito da scorie vulcaniche antiche frammisto di ciottoli e sabbia ed il "germino" che si appalesa nelle scarpate stradali, che dà origini al terreno agrario, sorprendono e stupiscono anche il visitatore meno attento.
Preso atto che le terre vulcaniche sono terre notoriamente fertili, le terre di Monte Lauro e di tutto il comprensorio hanno consentito l'affermazione di un bosco che stentava a crescere e per i forestali siciliani tutte le fatiche sono state proficuamente ripagate allorquando sotto i pini ed i cipressi di impianto artificiale le roverelle ed i lecci hanno fatto la loro naturale comparsa. Ciò attesta che una qualsivoglia forma di protezione e di cure colturali dà modo alla Natura di esprimersi nel suo habitus fitoclimatico.
Monte Lauro è considerato il bosco di Buccheri per antonomasia e siccome Buccheri come centro abitato, si dice, sia nato perché su Monte Lauro pascolavano innumerevoli mandrie di buoi di mitologica memoria e che Buccheri era una sorta di "centro stoccaggio carni", come si direbbe oggi, Monte Lauro e Buccheri hanno in comune un bene ambientale che l'Azienda Regionale Foreste Demaniali ha prima tutelato e poi rivalutato consentendone la fruizione a tutti i cittadini perché lo rispettassero e lo considerassero come bene proprio.
La stesura di questo volume divulgativo si prefigge di far conoscere tale realtà ambientale e la descrizione del Demanio e di tutti i suoi elementi costitutivi e e rappresenta un passo che l'Amministrazione è deputata a svolgere perché in tutti i siciliani si affermi una cultura forestale che altrove ha radici sicuramente più profonde.
Editore: Azienda Regionale Foreste Demaniali della Regione Siciliana
Testi: Agostino Gatto
Anno: 2002
Pagine: 116
Formato: 15x21 cm
Prezzo: 3,00€ |