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Le grotte di S. Angelo: uno scenario straordinario

In un rigoroso stile giornalistico, l'Autore descrive il mondo sotterraneo e le tecniche per visitarlo, le vestigia del passato e le prospettive per il futuro, e tutto il lungo iter che ha reso possibile l'apertura al pubblico di queste straordinarie grotte carsiche.


Situate a nord del centro abitato della cittadina di Cassano allo Jonio, nella contrada denominata Jotte/ Case Drago, le grotte di S. Angelo rappresentano un importante sito sia dal punto di vista archeologico, sia da quello speleologico.
Custodite all'interno della roccia, denominata Pietra S. Marco, nei pressi di un antico monastero, furono scoperte da un gruppo di appassionati speleologi ed archeologi della zona del Pollino.
Le grotte si sviluppano su tre livelli e sono costituite da un complesso di cavità carsiche, modellate dal tempo, che si estendono nelle viscere della terra per qualche chilometro tra dolomie del triassico superiore.
I primi studi effettuati dimostrarono che le grotte erano frequentate ed abitate: dall'uomo primitivo per tutto il periodo della civiltà litica, fino alla colonizzazione greca.
Studi e ricerche condotte alla fine degli anni 80 hanno, peraltro, fatto emergere che le grotte venivano spesso utilizzate anche come ricovero funerario. A testimonianza di ciò i numerosi ritrovamenti di ceramiche d'uso comune ai tempi.
Il ritrovamento, inoltre, di frammenti di ossidiana, minerale d'origine vulcanica e, quindi, non caratteristico di queste zone, all'interno delle grotte, lascia pensare che in quel periodo nell'area fosse fiorente il commercio delle pietre dure.
Ricerche condotte dalla commissione Boegan, all'interno di quella porzione di grotte, denominata Vucco Ucciarda (bocca bugiarda), hanno riportato alla luce orioli, bollitori, dolii, utilizzati per la conservazione degli alimenti, nonché una statuetta di ceramica dalle fattezze femminili, alta 5,5 cm che, seppur di semplice fattura, presenta distinguibili le parti anatomiche e parti in cui è evidente la presenza di monili.
Il sistema carsico esplorato di Cassano allo Jonio offre una complessità di sviluppo, ad oggi non completamente conosciuto.
Negli ultimi anni sono stati scoperti numerosi altri sistemi che, questa volta, sembrano offrire spunti molto interessanti dal punto di vista biologico.
In queste altre grotte, infatti, sono presenti delle spettacolari, e quanto mai rare, forme di vegetazione, costituite da piccoli filamenti, radicati al suolo, quasi sempre a contatto con una stalattite. Sono stati censiti una quarantina di esemplari di questo tipo di vegetazione.
L'accesso a questa nuova serie di cavità è possibile attraverso uno stretto e breve cunicolo che conduce all'imbocco di una profonda frattura verticale di circa 30 metri, che appare all'occhio come un budello, per la forma rotondeggiante ed omogenea. Esso conduce ad una cavità più spaziosa che, dopo il superamento di un facile saltino, è percorribile per 200 metri, in cui sono presenti pseudo- pozzi quasi a continuazione del budello d'accesso.
Percorsi questi passi, si giunge alla sala della faina in cui la volta si abbassa e il percorso si biforca, proseguendo, da un lato, nel cosiddetto ramo di Mimmo e, dall'altro, dopo una breve arrampicata, nel ramo della finestra. Questo ramo offre l'accesso alla sala scura a destra e al meandro di ghiaccio a sinistra, percorso il quale si giunge alla sala dell'enorme masso.
Il percorso, brevemente descritto, offre una serie di interessanti fenomeni di carsismo e notevoli esempi di stalattiti e stalagmiti che, con l'aiuto della fantasia, possono essere ricondotte alle somiglianze più svariate.
L'interesse per queste grotte è rilevante, ma appare opportuno che possano essere, quanto prima, rese fruibili nella totalità da tutti, affinché anche questa vena buia, ma molto affascinante del nostro territorio sotterraneo, possa essere goduta, per come merita, in piena e assoluta sicurezza.

Autore: Antonio Franzese
Editore: Il Coscile
Anno: 2011
Formato: 17x 24


Prezzo: 10,00€
Questo articolo è stato aggiunto al nostro catalogo il 06 Luglio 2017.
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