Pubblicazione edita in occasione della mostra "Il Cavallo del Re", realizzata in concomitanza con il I Concorso Ippico di Salto ad Ostacoli "Real Bosco di Capodimonte", nell'anno 2000
C'era una volta un bosco meraviglioso di querce, di salici e di bianchi pioppi, in cui abitavano il lupo, la volpe, la donnola, il cinghiale e poi il cervo, il picchio nero, il riccio, il capriolo... era il bosco di Persano.
Attorno si stendeva la vasta Piana del Sele: teatro di molte invasioni, avvolta da un fitto velo mitologico (la costruzione del Santuario di Hera Argiva da parte di Giasone e degli Argonauti) era stata abitata anche dai Greci d'Occidente che avevano lasciato mirabili tracce storico-artistiche (Paestum) e da varie divinità mitiche con i loro culti.
Sulla stessa tenuta ci sono state tramandate molte storie: pare che il feudo appartenesse al re normanno Tancredi d'Altavilla e che poi passò alla famiglia di Roberto Sanseverino per finire ai duchi de' Rossi della Contea di Caiazzo.
Si dice che nel 1735 Carlo di Borbone, alla volta di Palermo, per essere incoronato re della Sicilia secondo il rito normanno, si trovasse a passare dalle parti del bosco: qui fu rapito dalla flora rigogliosa e dall'abbondante selvaggina che tanto rispondeva alla sua passione per la caccia. Così il sovrano decise di rimanere e, entrando in possesso della tenuta, di costruirvi una Casina Reale...
Le sorprese per Carlo però non erano finite con la scoperta del bosco; il sovrano infatti doveva incontrare un altro personaggio, presente nelle valli interne campane dal II millennio a.C., dall'epoca cioè della civiltà appenninica, e risultato perfetto di tanti elementi: il cavallo. La linea classica di questa creatura risultò meritevole, agli occhi del sovrano, di una razza e di un allevamento: nacque così la Real Razza di Persano...
A cura di: Alfonso Beatrice
Anno: 2000
Dimensioni: 24x28 cm
Pagine: 112
Prezzo: 18,00€ |