Escursioni, ferrate e vie normali
Alla fine della Grande Guerra i luoghi dei combattimenti iniziarono ad essere mete da visitare per storia o commemorazioni, così la notevole rete viaria e alcune opere militari fatiscenti (rifugi) iniziarono ad essere restaurate e utilizzate a scopi escursionistici. E' da questo diffuso interesse viario e storico che grazie al CAI e ad alcune iniziative private, che si riaprirono e restaurarono i percorsi più interessanti d'alta montagna dotandoli, nei punti più esposti, d'attrezzature nuove di sicurezza.
Queste opere da un lato recuperarono la memoria storica e dall'altro agevolarono - e agevolano tuttora - la frequentazione della montagna da parte di un sempre crescente numero d'escursionisti.
Alcune di queste realizzazioni, come spesso avviene, superarono in seguito ogni logica e degenerarono con alcuni itinerari molto discutibili. Il successo persistente che riscuotono le cosiddette "Vie Ferrate" ha dato notevoli soddisfazioni a molti appassionati ma inevitabilmente ha anche causato molti incidenti, soprattutto tra quella schiera di appassionati che sottovalutano la difficoltà alpinistica di questi percorsi.
Da parte del CAI e delle Guide Alpine, molto è stato fatto per la sensibilizzazione e addestramento del turista o dell'appassionato della montagna. Anche questa modesta guida è un tentativo di fornire una puntuale informazione sullo sviluppo e le particolarità del percorso che può aiutare nella scelta dell'itinerario.
Autore: Ettore Tomasi
Editore: Tamari Montagna Edizioni
Collana: Itinerari alpini / 92
Anno: 2002
Pagine: 174
Formato: 11,3x16,7cm
ISBN: 88-8043-081-5
Prezzo: 13,50€ |