I risultati di una inchiesta del giornale "Terme e Riviere" sulla sistemazione della foce dell'Arno
Nel gennaio del 1964 la società FIAT, proprietaria dello stabilimento industriale che sorge sulla riva sinistra di Bocca d'Arno, faceva abbattere un capannone posto a specchio del fiume in posizione tale da impedire la veduta della foce. Ad evitare che iniziative improvvisate potessero compromettere la favorevole situazione determinatasi, "Terme e Riviere" apriva un'inchiesta sul problema, sostenendo la necessità di indire un concorso nazionale.
Con l'abbattimento - da tempo richiesto dalla Soprintendenza di Pisa - dell'ormai inutile capannone, la società FIAT ha dato un contributo notevolmente importante alla liberazione di Bocca d'Arno, una delle poche foci praticamente intatte che il nostro paese abbia potuto conservare. Occorre, ora che abbiamo potuto ricominciare a intravedere quella che doveva essere la Bocca d'Arno di cinquant'anni fa, non lasciar cadere questa occasione; occorre anzi impegnarsi subito, e sul piano nazionale, in una decisa volontà di ripristino di un bene che è nazionale.
Autore: a cura di Emilio Tolaini
Casa Editrice: Nistri Lischi Editori
Anno: 1964
Formato: 14x21cm
Pagine: 44
Prezzo: 6,00€ |